Quando formazione e lavoro iniziano dalle persone. Non dai protocolli.
Un progetto per rifugiati e migranti che ha scelto di partire dal basso: dai bisogni, dalle storie, dalle possibilità reali. Contro l’orientamento di massa, contro la formazione standardizzata, contro l’idea che le persone si debbano adattare ai percorsi. Qui è il contrario.
Approccio: Lezioni frontali? Solo se servono. Qui si è sperimentata una formazione esperienziale, digitale e concreta, con un’attenzione reale alle capacità di ognuno. Donne e uomini sono stati accompagnati in un percorso verso l’autonomia: lavorativa, abitativa, documentale. Non un “progetto”, ma un sistema di appoggio.
Fasi del progetto:
Orientamento: per trovare una direzione, non solo un corso.
Formazione: costruita sulle persone, non presa da un catalogo.
Inserimento lavorativo: con aziende, tutor, reti territoriali. E senza dispersione: tutti i partecipanti sono arrivati alla fine.
Cosa ha funzionato davvero:
Ogni persona seguita in modo mirato.
Percorsi rimodulati sul campo, in base a cosa emergeva.
Nessuna dispersione. Nessuna presenza simbolica.
Un rapporto di fiducia concreto.
Rete allargata anche oltre il progetto.
Abbiamo seguito le persone. Ma non le abbiamo guidate. Le abbiamo affiancate.